lunedì 14 settembre 2015

Recensione: Il gusto proibito dello zenzero di Jamie Ford



Titolo: Il Gusto proibito dello Zenzero
Autore: Jamie Ford
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Anno: 2010
Pagine: 372
Genere: Romanzo rosa, narrativa straniera
Prezzo: 18,60 eur
Ebook: 6,99 eur

TRAMA: America 1986 il Sig. Henry Lee, da poco a lutto per la perdita della moglie Ethel, passeggia per le strade di Seattle e si ferma davanti un vecchio albergo appena acquistato; la nuova proprietaria mostra un cimelio giapponese trovato insieme a tanti altri nello scantinato. Henry è travolto dai ricordi, si catapulta nel 1942 dove era solo un bambino con un distintivo "IO SONO CINESE".


Il romanzo si svolge in contemporanea in due epoche: 1986 dove Henry cerca di recuperare il rapporto con il figlio che era tenuto in piedi solo dalla presenza della sua Ethel e soprattutto affronta i suoi ricordi seppur dolorosi andando a cercare nello scantinato del Hotel Panama l'unico cimelio di cui ha bisogno. 
Henry Lee è cinese e ha un padre tradizionalista che vive costantemente nel passato, desidera anzi esige che il figlio abbia un'educazione americana non potrà neanche parlare in cinese a casa, gli punta un distintivo con su scritto -io sono cinese- e tramite una borsa di studio lo manda in una scuola per "bianchi". Dopo i primi giorni da incubo Henry trova un'amica Keiko, una ragazzina della sua età ma giapponese anch'essa iscritta a scuola con la medesima borsa di studio. La loro amicizia crescerà sì tra i banchi e la mensa, ma anche tra razzismo e bullismo. Henry e Keiko hanno molto in comune come la musica jazz, ma non capiscono perché loro non possono stare insieme; che colpa hanno loro se un anno prima il Giappone ha attaccato l'America? Capiranno poi che non importa se nasci in America se le tue origini sono differenti e sei Suo nemico non verrai visto di buon occhio. 
Gli eventi si susseguono e la situazione peggiora, la famiglia di Keiko verrà deportata in uno dei vari campi dislocati nei paesi centrali degli Stati Uniti tra i festeggiamenti dei cittadini americani e lo sconcerto di Henry che si scopre innamorato della giovane Keiko. Non ha con chi parlare se non con Sheldon, amico dei ragazzi e sassofonista jazz di strada. A casa è proibito solo menzionare la frase dispiacere per i giapponesi, essendo il padre favorevole a ciò figurarsi dire che era innamorato di una giapponese. Ma Henry non demorde e grazie alla responsabile della mensa della scuola trova un modo per incontrare Keiko, infatti la donna ha un lavoro come addetta mensa al campo dove erano sistemati i giapponesi e sceglie Henry come aiutante; in quelle occasioni riuscirà a incontrarla e scoprire che il suo sentimento era ricambiato, delle volte riuscirà anche a portarle carta da lettere e francobolli per mantenere contatti epistolari, cercherà anche di portarle il loro disco di jazz per il compleanno di lei (regalo di Keiko per il compleanno di Henry, che dovette tenere poiché il padre di Henry non amava quel tipo di musica). Non ci riuscì poiché era già stipato nello scantinato del Hotel Panama ma fortuna vuole che incontra Sheldon che fu contento di cedere il suo per prestarlo a Keiko. Passano i mesi e le difficoltà non diminuiscono, Keiko e famiglia verranno ritrasferiti in un altro campo, il padre scoprirà i sentimenti del Henry e vuole mandarlo in Cina a completare gli studi il quale riuscirà a contrattare per la partenza (solo al ritorno di Keiko). Ma il tempo passa e le lettere della sua amata erano sempre rare; si scoprirà che il padre nonostante allettato per un ictus le fece intercettare e mai arrivare al figlio così da segnargli il corso della vita, incontrò una giovane Ethel e imparò ad amarla.
Henry ora è solo senza Ethel vuole solo una cosa: il disco jazz che nessuno estimatore è più riuscito a trovare. Sa cosa fare si finge giapponese e parente di una delle famiglie che avevano stipato i loro ricordi di famiglia nel vecchio hotel, con l'aiuto di suo figlio Marty e della fidanzata Samantha riescono a trovarlo ma senza lasciare il figlio dubbioso sul quel comportamento. Così Henry racconta a Marty la sua vita da ragazzino e il suo amore per Keiko, quest'ultimo commosso vuole rendere un favore al padre quasi a volersi scusare delle tante parole non dette fra loro...troverà Keiko. Intanto Sheldon morirà e solo grazie alle ricerche di Marty quel ormai vecchio musicista potrà riascoltare il suo primo disco, infatti riesce a trovare Keiko che spedirà il disco in tempo. Poi compra un biglietto aereo per il padre e lo convincerà ad andare dal suo primo amore.
Il libro finisce con Henry che entra nell'appartamento di Keiko la quale metterà sul giradischi il LORO disco e parlano dei loro ricordi.

Storia affascinante che va oltre a una semplice storia d'amore contrastata. Ci sono culture, musica, vite, colpe ricadute su chi non ne ha. Cosa può capire un bambino di dodici anni della guerra? Eppure era lì che incombeva su di lui; in casa, a scuola, per strada c'era guerra ovunque.
Henry è un uomo segnato dai valori opprimenti del padre, ma che sa onorare le scelte fatte: ha amato la sua Ethel finché la morte non gliel'ha portata via. Ma nel suo cuore sa che ha sempre avuto un pensiero per quello che è stato il suo primo amore Keiko.
E' il secondo libro che leggo in cui si parla di questo periodo storico anch'esso con oggetto famiglie giapponesi, ma la storia delicata e fresca raccontata in questo libro mi ha preso il cuore. L'ho adorato in ogni riga e in ogni parola, una piacevolissima compagnia estiva

Scusate nella trama mi sono lasciata andare e ho scritto troppo ma la lascio così, prendetela come una firma distintiva in quanto il libro mi è piaciuto tantissimo :)

Ines

2 commenti:

  1. Ciao Ines :) devo dire di aver saltato il paragrafo della trama perchè non voglio sapere nulla di quello che succede, ma sono contenta che ti sia piaciuto! Ce l'ho in libreria da diverso tempo e non mi decido mai a iniziarlo, ma leggere recensioni positive mi invoglia. A presto!

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    1. Ciao Amy mi fa piacere che ti senti invogliata, io l'ho iniziato tramite una lettura di gruppo senza sapere cosa mi aspettasse, anche perché vengo da un periodo totalmente thriller horror, mi serviva una lettura diversa. Inutile dirti contentissima del libro scelto, fammi poi sapere cosa ne pensi ;) a presto

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