Titolo:
9 Giorni
Autore:
Gilly Macmillan
Editore:
Newton Compton Editori
Genere:
thriller
Anno:
2015
Pagine:
416
Prezzo:
12,00 euro
Ebook:
2,99 euro
Trama:
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di
soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa
tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi
della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del
caso e le stanno con il fiato sul collo. E' vero, ha commesso una
leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito,
perciò tutto il Paese ora pensa che lei sia una madre terribile e
che vada condannata.
Ma che cosa è successo veramente in quel
tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso suo figlio,
le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei
media, Rachel deve affrontare un'altra agghiacciante realtà: tutto
quello che sa di sé e dei suoi cari si rivelerà una gigantesca
bugia. E non c'è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la
donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe
essere ancora salvato, ma l'opinione pubblica ha già deciso. E tu,
da che parte stai?“Se noi non siamo chi pensiamo di essere, chi sono gli altri?
Se le possibilità che gli estranei ci giudichino in modoerrato sono così alte, come possiamo essere sicuri che il giudizio che noidiamo a loro sia in qualche modo coerente con la verapersona che è nascosta sotto la superficie?”
Premetto
che ho ricevuto questo libro in quanto iscritta alla “promozione
lettore” della Newton Compton Editori, quando mi arrivò il libro
ero fuori casa per un corso (come ben sapete), fremevo dalla voglia
di leggerlo e quando fu possibile tornai a casa solo per poterlo
mettere in valigia e portarlo con me. Appena letto le prime pagine
ero rapita dalle parole; non riuscivo a lasciarlo, mentre andavo a
lezione, durante la pausa...praticamente ogni momento libero era per
questo libro.
Mi
ha stupita in positivo trovare descritti stati d'animo in modo
perfetto, mi sentivo quasi nei panni della protagonista provavo ansia
e dolore insieme a lei; ho pensato se avessi un figlio come mi sarei
sentita senza dubbio come Rachel. Ho apprezzato lo studio effettuato
per la parte “poliziesca”, sembrava quasi di essere a contatto
con quel mondo. Nulla era lasciato al caso e questa è una parte
fondamentale per appassionarmi a un libro. Dividere il libro tra due
personaggi entrambe importanti potrebbe confondere ma l'ho trovata
una genialata, mostra la storia in due fronti che delle volte
risultano distinte nettamente. Basta pensare l'appello studiato dalla
polizia e quello pronunciato da Rachel in preda alla più profonda
paura e alla rabbia più pura.
Un
bambino è stato rapito, ti chiedi perché proprio quel bambino e
vuoi scoprire addentrarti nella storia e capirci di più. Mi sono
sentita una collega del detective Clemo in quei momenti, indagavo e
supponevo con lui.
Ho
cambiato varie volte idea sull'identità della persona, soprattutto
perché i colpi di scena non sono mancati. Le certezze della
protagonista stessa sono vacillate molte volte. E' un libro che mi ha
preso empaticamente? Sì, molto!
Questa
prima opera di Macmillan supera ogni mia aspettativa, faceva parte
della mia wishlist e non posso far altro che confermare le
impressioni positive suscitatomi nella lettura della trama mesi fa.
Gilly
Macmillan
Cresciuta
a Swindon, ha vissuto durante l’adolescenza nel nord della
California. Ha studiato storia dell’arte alla Bristol University e
poi al Courtauld Institute of Art di Londra. Ha lavorato al «The
Burlington Magazine» e alla Hayward Gallery prima di mettere su
famiglia. Da allora vive a Bristol con il marito e i loro tre
figli. 9
giorni è
il suo romanzo d’esordio. Per maggiori informazioni, visitate la sua pagina twitter .
Un
bacio, alla prossima.
Ines
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