venerdì 19 febbraio 2016

Recensione: Scritti sulla felicità di Epicuro - Seneca


Amici belli vi presento la seconda lettura della Sfida di lettura che affronto quest'anno ovvero una raccolta di racconti  o di fiabe o un saggio. Io ho scelto una raccolta di lettere, capitoli, citazioni sulla felicità di due esponenti del mondo classico filosofico; scelta per lo più a mo di sfida con me stessa ( i miei studi sono stati tutt'altro e volevo confrontarmi con una materia sempre in evoluzione come la filosofia). A seguire c'è una breve scheda del libro, alcune citazioni e le mie impressioni.



Titolo: Scritti sulla felicità
Autori: Epicuro e Seneca
Prima edizione: luglio 2007
Data di pubblicazione: 2014
Editore: Giunti Demetra
Collana: Nuovi Acquerelli
Pagine: 128
Prezzo: 4,50 euro

Sinossi: La Lettera a Meneceo di Epicuro e La vita felice di Seneca rappresentano due fra le più alte espressioni della filosofia antica. E' un confronto a distanza, un contrappunto filosofico fra due modi diversi di intendere la vita, la morte, il dolore, la felicità. Da una parte il maestro di Samo che fra IV e III secolo a.C. fondò ad Atene il Giardino, una scuola filosofica capace di influenzare per secoli il mondo occidentale. Dall'altra l'intellettuale spagnolo del I secolo, espressione della multietnica società romana chiamata a confrontarsi con i grandi temi legati alla trasformazione di una società globale, dalla crisi dei valori della vecchia religione degli dei antichi, alla solitudine dell'uomo, alla necessità di trovare un equilibrio fra la felicità individuale e quella dei molti. Nella vita e dopo la morte. Titoli originali: Epicuro ''Epistula ad Menoeceum; Ratae Sententiae; Gnomologium Vaticanum Epicureum'', Seneca ''De vita beata''.

Tutti i piaceri, dato che ci sono naturalmente congeniali, sono un bene, ma non per questo si debbono tutti scegliere; allo stesso modo tutti i dolori sono un male, ma non tutti di natura tale che li si debba fuggire. LETTERA A MECENEO - EPICURO
 Vale la pena lasciare questi beni per i piccoli, frivoli e incostanti turbamenti del nostro povero corpo? Il giorno in cui si sarà dato al piacere, si sarà anche esposto al dolore. DE VITA BEATA - SENECA
Sono solo due delle numerose citazioni in cui li troviamo in una situazione di totale contrasto.
 Mentre Epicuro afferma che si arrivi alla felicità solo mediante al benessere dovuto ai piaceri, Seneca afferma che la felicità è raggiungibile solo quando si è in accordo con la propria natura, quando l'animo è sano e virtuoso il che è contrario all'abbandonarsi ai piaceri.

Non nego che è stata una lettura impegnativa soprattutto per un linguaggio non proprio congeniale, ma il mondo che ho scoperto mi ha lasciata affascinata e potrebbe portarmi a una prossima lettura di questo tipo. Valuterò questa lettura la bellezza di:


 e mezzo

Alla prossima amici readers. E commentate!!

Ines







1 commento:

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